Centri storici delle città che perdono fascino sempre meno ricercati

 

Sono sempre di più i centri storici delle città italiane che perdono fascino, poca la domanda di abitazioni, negozi e imprese e si stanno svuotando

 

In tempi non troppo lontani, i centri storici delle città erano molto ricercati, considerati luoghi magici che raccontavano la storia della città, il cuore pulsante che spingeva ad essere presenti poiché rappresentavano il prestigio e, dunque, molto ambiti sia per abitazioni che per svolgere una elegante attività commerciale.

Con il passare degli anni, le cose sono molto cambiate, anche le le principali istituzioni si stanno allontanando e questo provoca il quasi spopolamento dei centri storici cittadini, una perdita di appeal che è stata oggetto di una ricerca condotta da Ezio Micelli, docente di estimo presso l’Università Iuav di Venezia e Paola Pellegrini, docente di urbanistica in Cina, presso la Xi’an Jiaotong-Liverpool University e presentata in anteprima da Casa24.

Lo studio ha analizzato dieci città italiane di medie dimensioni con abitanti da 30 a 200mila, tutte con centri città antichi, tra Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, più recentemente lo studio si è esteso anche ad Emilia Romagna e Toscana.

Per realizzare l’indagine, sono stati utilizzati i censimenti Istat del ventennio compreso tra il 1991 e il 2011, ed è risultato che lo spopolamento dei centri storici è comune a tutte le città finite sotto la lente di ingrandimento, ed a parlare sono i numeri che raccontano di 13.282 abitazioni inutilizzati nelle zone centrali nei comuni di Conegliano, Rovereto, Vicenza, Treviso, Mantova, Brescia, Trento, Udine, Pordenone e Bassano del Grappa.

Lo svuotamento significa anche una perdita il cui ammontare è stimato in circa 1,8 miliardi di euro, ipotizzando una superficie media di 90 metri quadrati per ogni immobile e un valore prudenziale unitario di 1.500 euro. Nel centro storico di Treviso, ad esempio, nel ventennio analizzato, si è passati dal 21,3 per cento al 41,8 per cento sul totale. Nella ztl di Udine, la percentuale raddoppia passando dal 15,7 per cento a 37,9 per cento, più del doppio.

Se gli italiani se ne vanno dai centri storici, sono gli stranieri a decidere di viverci. A Brescia la percentuale di stranieri sul totale degli abitanti del centro arriva al 30 per cento. Nella zona antica di Arezzo, si passa dal 12,5 per cento al 20,7.